Origini d’Europa/10 – Diritti e confini

martedì, 17 Febbraio, 2015
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Diritti e confini

E nel mettere al centro la vita delle persone e la necessità di rimuovere tutti gli ostacoli che rendono impossibile l’esercizio dei loro diritti fondamentali, le Costituzioni si trovano ad affrontare la questione di quale sia lo spazio ed il tempo dei diritti [18] e si affollano i confini più diversi, non più soltanto quelli storicamente legati alla logica del territorio e alla sovranità degli Stati: quelli tra i generi, tra sfera pubblica e sfera privata, tra umano e transumano, tra normalità e devianza; la pelle come confine del corpo; le divisioni generate dalle asimmetrie, prima fra tutte quella che separa le guerre codificate e quelle appunto asimmetriche; gli infiniti muri che percorrono la storia, dalla Grande Muraglia al Muro di Berlino, la cui caduta non a caso viene considerata lo spartiacque tra due epoche (ancora un confine); le stesse dichiarazioni dei diritti, frontiera varcata la quale si entra nel mondo delle garanzie; e altri, altri ancora. (1) La nuova realtà di un mondo sconfinato – o meglio indeterminato in cui nuovi confini vanno definiti insieme con la loro funzione se di tutela o confronto – produce da una parte spaesamento e dall’altra opportunità di cambiamento. E sono proprio i diritti fondamentali, che accompagnano le persone – tutte – quale che sia il luogo ed il tempo in cui si trovano, a richiedere un rinnovamento secondo una logica di convivenza, di una diversa dialettica, appunto quella di un continuo attraversamento di frontiere. Rinnovamento tanto più possibile quanto più il mondo del faccia a faccia riuscirà a prevalere sul mondo dell’appartenenza. Il conflitto tra questi due mondi ha segnato il nostro passato remoto e recente, segna il nostro presente ed il suo esito determinerà il nostro futuro.

 

(1) Stefano Rodotà, ll diritto di avere diritti pag. 18

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