Presentazione del nuovo saggio di Graziella Morselli, dal titolo “Mettere al mondo”.

lunedì, 14 Luglio, 2014
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Il momento culminante della vita per ogni donna, che è nella sua partecipazione totale alla nascita di un essere umano (corporea, sensoriale, mentale, e costituita di dedizione e di impegno per un lasso non piccolo di tempo) non è stata finora oggetto di analisi in quanto esperienza che avviene e si manifeta al di qua degli aspetti esteriori (fisici, medici, sanitari, psichici, etc.). Il saggio di Graziella Morselli applica il metodo analitico fenomenologico per penetrare il senso di una gravidanza come esperienza interiore, con tutte le componenti che si dispiegano nell’arco di nove mesi nelle sue differenti fasi, e vanno a sfociare nella comparizione di un essere già formato nella sua complessità. Il parto, infatti, come dice la sua etimologia dal latino “parére”, è un apparire in pubblico dello sviluppo di una totalità nascosta che solo l’analisi fenomenologica può portare alla luce. Ma non si tratta di un insieme istintuale di percezioni e di emozioni perché la mente vi prevale costantemente con le sue ragioni, che siano atti conoscitivi o elaborazioni di concetti nutriti di significato, di costante attenzione e anche di passione.

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