Max Scheler nella collana Etica e filosofia della persona FrancoAngeli

venerdì, 3 Luglio, 2009
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La posizione dell'uomo nel cosmo - Max SchelerFormare l'Uomo - Max Scheler

Dopo La posizione dell’uomo nel cosmo, proposta per la prima volta in traduzione italiana secondo la versione pubblicata da Scheler nel 1928, esce nella nuova collana di FrancoAngeli (“Etica e filosofia della persona”), una raccolta di scritti di Max Scheler, legati dal concetto di Bildung: Formare l’uomo. Scritti sulla natura del sapere, la formazione, l’antropologia filosofica (1874-1928).

Le traduzioni delle opere di Scheler presentate in questa collana si basano sulle loro edizioni originali, e sono corredate da un’ampia Guida alla lettura, un glossario e un apparato di note. I curatori, rispettivamente, Guido Cusinato (Membro della commissione scientifica internazionale della Max Scheler Gesellschaft, insegna Antropologia filosofica all’Università di Verona), che firma anche il Saggio introduttivo agli scritti sulla formazione, e Giuliana Mancuso (studiosa di Scheler, è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano), si affidano alla viva parola di Scheler e insieme tradiscono, nella scelta dei testi, lo spirito della nuova collana, dedicata, appunto, al tema della cura sui, del prendersi cura di sé a partire dalla cura delle cose. Rinunciare a tutto – ai pregiudizi, alle convenzioni ecc. – per guadagnare tutto. Fenomenologia, certo, ma non solo. Un invito ad approfondire il «sapere di formazione» (da Seneca all’ultimo Foucault), in un dialogo fecondo con le altre «forme del sapere» (la tecnica, la scienza ecc.), per sciogliere i crampi dell’ovvio e «raddrizzare le storture del soggetto». La Bildung, la formazione del vivente e dello schema dinamico personale che, di un essere umano, costituisce lo stile irripetibile, è al centro di entrambi i lavori di Scheler.

«Chi è l’uomo?» – si chiede Scheler nella Posizione dell’uomo nel cosmo, simpatizzando con gli scimpanzè di Köhler. Cosa distingue una zecca o una lumaca da una persona? E oggi? Alla luce dei recenti studi sull’intelligenza degli animali, cosa distingue una persona da un piccione capace, magari, di discriminare le opere di Monet e quelle di Picasso?

Sono tre, per Scheler, «gli atti del dramma del comportamento umano» rispetto al proprio ambiente. L’inizio, forse, di un’altra storia. Tre piccoli passi, che distinguono una persona da una lumaca, e una persona dai propri stati sensoriali, o dall’ambiente, che li riflette. Tre passi che “la formano”, una persona.

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