Il giorno del giudizio: processo allo stato di Israele.

sabato, 13 Gennaio, 2024
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La corte del miracolo. Così il Manifesto aveva efficacemente titolato l’annuncio dell’apertura, presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, dell’azione legale condotta dal Sudafrica contro lo stato di Israele, per violazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di Genocidio,  il primo trattato sui diritti umani adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948, entrata in vigore il 12 gennaio 1951.

E’ parso in effetti miracoloso che la voce dei giuristi sudafricani, portando una massa di documentazione fattuale non contestabile e argomenti giuridici basati sui principi fondamentali del diritto internazionale, abbia consentito all’intero mondo di conoscere la sua voce sempre silenziata, sempre sopraffatta dalla voce dei potenti e dagli slogan sempre più opachi e irrazionali dei decisori politici, sempre più supinamente amplificata dal grosso dei media – questa volta dobbiamo aggiungere – soprattutto nazionali.  Quali che siano le decisioni della Corte, questo documento è già storia. Disse una donna istruita  anche dalla cognizione del dolore: quando chiedi giustizia chiedi che tutti conoscano la verità.

Riprendiamo qui l’articolo di Giacomo Costa uscito il 12 dicembre 2023 su Affaritaliani.it, col titolo :

Israele, l’accusa di genocidio e le contraddizioni dei politici https://www.affaritaliani.it/politica/israele-l-accusa-di-genocidio-e-le-contraddizioni-dei-politici-895381.html?refresh_ce

Riportiamo qui di seguito i link alle registrazioni integrali delle requisitorie dell’accusa (11 dicembre 2023): https://www.youtube.com/watch?v=G15NyemgYDM e della difesa da parte dei giuriusti di Israele (12 dicembre 2023): https://www.youtube.com/live/Dznzl9iu2MM?si=FVoSJRYGo1FbR-Og

E’ fra l’altro interessante constatare che – ovviamente – una delle fonti delle requisitorie sudafricane sono i lavori dei relatori speciali dell’ONU sui territori occupati della Palestina, e in particolare dell’ultima, Francesca Albanese, che lo stesso 11 dicembre  nella sede del Parlamento europeo a Roma presentava J’Accuse, il libro promosso dall’editore di Fuori scena (RCS), Maurizio Donati, scritto con Christian Elias, sulla gravità del silenzio della comunità internazionale (o meglio: dei suoi interpreti politici) relativamente ai crimini perpetrati da uno stato nei confronti dei soggetti di un territorio occupato, non giustificati dai crimini perpetrati dai miliziani di Hamas (non da un altro stato) contro i civili israeliani. Qui la registrazione dell’incontro: https://youtube.com/live/0M1UztGzLOs?feature=share

Infine, si può scaricare qui  l’intervista  di Laura Burocco a Zane Dangor, membro del team legale sudafricano, uscita sul manifesto di oggi 13 gennaio 2023.

E un ultimo importante segno di una minoranza di parlamentari europei – che dovrebbe diventare maggioranza – questa lettera a sostegno dell’azione legale del Sudafrica, diretta alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, firmata da 44 membri del Parlamento Europeo. Paradosso: nella Bibbia e nel cuore di ogni persona di buona volontà i pochissimi giusti che si curano più del vero che del mondo si chiamano “il resto di Israele”. Possa il resto d’Israele diventare legione.

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